Avvicinamento da Perugia: Bettolle, A1, direzione nord, uscita Firenze nord direzione Firenze mare, uscita Pistoia direzione Modena, direzione Abetone, direzione Pievepelago, direzione Lago Santo. Lung. 263 km, tempo 3.40 ore ca.
Pernottamento presso il Rif. Vittoria al Lago Santo.
Partenza dell'escursione Rif. Vittoria al Lago Santo.
Alle ore 8.03 (quota 1501 mt.) partiamo dal rifugio seguendo, in discesa, un breve tratto di strada (accesso al rifugio) che ci porta, sulla destra, all'attacco del sentiero N° 519.
Lungo il sentiero in saliscendi (direzione sud-est) si attraversa un bosco di faggi secolari. Si alternano piccoli ruscelli e zone scoperte da cui è possibile ammirare il paesaggio.
A tratti, dove l'aria è un po' più' ferma e l'acqua stagnante, incontriamo nugoli di zanzare, fastidiose e particolamente aggressive. In breve arriviamo a Foce Giovo (ore 9.10, quota 1684 mt., dist. 3.12 km.), una sella con una piccola cappella, incrocio di vari sentieri.
Prendiamo il sentiero N° 00, in direz. ovest, che, a mezza costa, passa sotto la sovrastante cresta della Borra al Fosso. Poco dopo, sulla destra, si incontra il bivio per il sentiero N° 517 che imbocchiamo per raggiungere, in fondo alla discesa, il Lago Turchino e omonimo bivacco. Prima di arrivare al Turchino, lungo il sentiero si trova un altro piccolo specchio d'acqua, il Lago Torbido.
Al Turchino arriviamo in breve (ore 9.54, quota 1612 mt. dist. 4.82 km.) e dopo aver scattato foto del lago e del paesaggio circostante ci incamminiamo lungo il sentiero N° 517 A che si muove, guadagnando quota, in direzione opposta e parallelo al 517.
Dopo un primo tratto di moderata salita, il sentiero cambia direzione (ovest) e inizia a salire più decisamente con tornantini su ripido pendio. Arriviamo alla Finestra del Rondinaio (ore 10.40, quota 1840 mt., dist. 5.70 km.) un intaglio sulla cresta che unisce la cima del Rondinaio Lombardo (a nord) alla cima del M.te Rondinaio (a sud). Una breve sosta per uno spuntino e riprendiamo il sentiero N°521 che, in direzione nord e per cresta, ci permette di raggiungere la cima del Rondinaio Lombardo (ore 11.12, quota 1825 mt., dist. 6.47 km.).
La cima, individuata da una croce in ferro nel punto più alto, è un magnifico balcone che si affaccia sul panorama circostante. La presenza di nuvole basse in continuo movimento, non ci permette di spaziare con la vista a lungo raggio. Lo spettacolo è comunque interessante e molto soddisfacente. Ripercorriamo il tratto di sentiero precedentemente fatto e torniamo alla Finestra del Rondinaio.
Da qui, continuando verso sud, incrociamo il sentiero N° 00 che prendiamo sulla sinistra per raggiungere in breve la Vetta del M.te Rondinaio (ore 11.54, quota 1964 mt., dist. 7.73 km.). Qui facciamo una brevissima sosta. Le nuvole tendono ad aumentare e questa condizione, seppur momentanea, ci impedisce ogni possibile visuale. Dobbiamo ancora compiere un percorso prevalentemente di cresta quindi ripartiamo subito e tendiamo ad andare più veloci per evitare di affrontarlo in condizioni di probabile pioggia.
Ripercorriamo il sentiero N° 00 in direzione opposta (nord-ovest) su crinale, alternando tratti ripidi e stretti con altri pianeggianti ed ampi. La visuale sul fronte sinistro (ovest) è impedita dal sistema nuvoloso mentre a destra (est) scorgiamo tratti di fondovalle con i laghetti Torbido, Turchino e Baccio. Passiamo per il M.te La Porticciola e, subito a seguire, per la ripida parete che porta fino all'Altaretto.
Più avanti troviamo l'unico e breve tratto attrezzato con catena e fune di acciaio che permette di superare uno spigolo roccioso leggermente esposto. Superato questo punto, il sentiero continua per cresta senza altre difficoltà, sino a raggiungere la croce del M.te Giovo e, subito più avanti, la cima di del M.te Giovo (ore 13.10, quota 1991mt., dist. 10.45 km.).
Alla croce del M.te Giovo ci fermiamo per uno spuntino e per guardarci intorno. Sotto di noi, versante est, vediamo il Lago Santo mentre verso ovest le nuvole impediscono di scorgere il sistema montuoso di quella zona con le tante cime che ne fanno parte.
Riprendiamo il cammino dopo circa un quarto d'ora di sosta ed al primo bivio lasciamo il sentiero N° 00 per prendere, sulla destra, il N° 527 che, descrivendo un ampio arco, scende ripidamente verso il Passo Boccaia. Dal passo si prende sulla destra il sentiero N° 529 che conduce alla punta nord-ovest del lago Santo. In vista del lago lasciamo il sentiero e giriamo a destra, scendendo in direzione dello specchio d'acqua. Da qui prendiamo il percorso pedonale che circonda il lago.
In breve ritorniamo al punto di partenza (Rif. Vittoria, ore 14.44, quota 1501 mt., dist. 13.50 km.)
Il Rifugio Vittoria
Il Lago Santo e sopra la cresta del M.te Giovo
Scorcio sul Lago Santo
Un ruscello sul sentiero 519
Il sentiero 519 sotto bosco
Uno scorcio del M.te Giovo
Fiori
Un passagio del sentiero 519
La cima del Rondinaio Lombardo sopra di noi
La cresta del Rondinaio
La salita a Foce Giovo
Vista da Foce Giovo
La cappella di Foce Giovo
Si prende il sentiero 00
Un passaggio sul sentiero 00
La cresta del Rondinaio
Scorcio dal sentiero 00
Il rif. del Lago Turchino
Il Lago Turchino
Il Lago Torbido
Si sale verso la Finestra del Rondinaio
Il Lago Turchino visto dalla Finestra del Rondinaio
Sul crinale per il Rondinaio Lombardo
Un dosso sul sent. 521
Ultimo tratto di crinale per il Rondinaio Lombardo
La croce sul Rondinaio Lombardo
Il crinale per il M.te Rondinaio
Un evidente segnavia
Sula vetta del M.te Rondinaio
La cresta dei monti da superare sent. 00
L'Altaretto
Il ripido sentiero per l'Altaretto
Continua la cresta sul sent. 00
Il panorma sul versante est con i laghi Turchino e Baccio
Lo sperone di roccia attrezzato con catena
Giorgio supera e controlla chi segue sul tratto attrezzato
Fiori
Sulla Croce del Giovo
Sotto di noi il Lago Santo
Il Lago Santo dal versante Nord
Il sentiero lungo il lago
Conclusioni
Questa escursione è stata eseguita in modo diverso da quello progettato. Abbiamo infatti rivisto il tracciato dopo esserci confrontati con Massimo, il gestore del rifugio Vittoria al Lago Santo, profondo conoscitore della zona, che ci ha indicato alcune importanti modifiche.
Il percorso ad anello che abbiamo eseguito ha così concentrato nella minima lunghezza tutti i punti più interessanti della zona percorrendoli nel verso più corretto.
La presenza di sistemi nuvolosi ha in parte limitato in profondità la visuale di certi versanti (ovest), ma non ha impedito di godere del magnifico paesaggio locale con tanti specchi d'acqua, più o meno grandi, tutti di formazione glaciale.
Un percorso prevalentemente di cresta con un unico passaggio attrezzato con funi e catene, per superare un breve spigolo di roccia verticale leggermente esposto, in un contesto ambientale particolarmente bello. Per il resto, nessuna difficoltà. Ottima compagnia, collaborativa nelle scelte ed omogenea nell'impegno psicofisico.
Una nota di merito va a Massimo, l'unico gestore di rifugi che ho incontrato nella mia esperienza escursionistica in montagna che si è preccupato di dotarci alla partenza di un Walkie-Talkie per essere sempre in contatto e tenerci sotto controllo. Un servizio davvero utile che dovrebbe essere preso in considerazione dai tanti operatori turistici di montagna.
Dati parziali:
Ascesa Tot. 1013 mt.
Discesa Tot. 1013 mt.
Tempo impiegato Tot. 401 mn. Di cui 280 mn in marcia e 120 mn di sosta
Distanza Tot. 13500 mt.
Diario
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